“...Perched at the top of the tower in his stadely home at san Ciriaco, his admirable library was a heaven of peace and meditation, his buon retiro, which thus became the place where this friendship was given material form: well researched, well-written books, tastefully presented, object for which he felt a lively enthusiasm.
In the library, where conversation naturally turned towards serious subjects, and silence became a natural way to communicate thoughts, the atmosphere was marked with grandeur and austerity, just like its owner.”
R. Lemaire (President of Icomos), speech delivered on the occasion of Sixth General Assembly in Rome in 1981
L'archivio di Piero Gazzola è stato oggetto, ai sensi dell’art. 15 D.L. n. 42/2004, di notifica della dichiarazione dell’interesse storico particolarmente importante (provvedimento della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto del 15/12/2010, protocollo n. 0021862) da parte della Soprintendenza Archivistica del Veneto.
Grazie allo stanziamento di fondi ministeriali e di Fondazione Cariverona dall'autunno dal 2011 l'Associazione Archivio Piero Gazzola (AAPG) in collaborazione con l'archivista incaricata dott. ssa Giulia Turrina ha dato avvio al progetto “Archivio di Piero Gazzola: per una storia del restauro del Novecento. Catalogazione, riordino e valorizzazione”. Il lavoro si è concluso a giugno 2014 con la stesura dell'inventario del carteggio e la catalogazione di fotografie e disegni. In aggiunta è stata avviata una campagna di digitalizzazione delle stampe fotografiche, tuttora in corso. Questi materiali, per gentile concessione della Soprintendenza archivistica del Veneto, sono disponibili on line
Nella sezione del carteggio sono presenti documenti di grande interesse per qualità e varietà (lettere ufficiali, documenti, studi, ricerche), che rappresentano la complessa attività professionale e scientifica di Piero Gazzola, come soprintendente e studioso, impegnato nella difesa dei centri storici e del paesaggio, esperto di tutela dei monumenti per l'UNESCO, poi di presidente e fondatore dell'ICOMOS, del CISA, del Consiglio d'Europa, dell'ICCROM. Si tratta di progetti di restauro e rapporti di missioni, articoli e minute, lezioni e materiali preparatori, oltre che naturalmente carteggio relativo alle cariche assunte all'interno dell'Icomos e dell'Ibi e corrispondenza in genere.
Consistenza: n. 420 unità archivistiche (faldoni, registri, album), in cui sono raccolti n. 2269 fascicoli, per un totale di 39 metri lineari (anni 1882-1981)
La sezione fotografica raccoglie immagini - dagli Trenta agli Anni Settanta del Novecento (stampe e negativi fotografici) - relative all’operato di Gazzola sia nella sua veste di Soprintendente ai Monumenti sia in quella di progettista o consulente. Talvolta queste immagini sono l’unica testimonianza di edifici o quadri urbani oggi scomparsi. I soggetti riguardano opere, edifici e contesti urbani e territoriali storicizzati, oggetto di interventi e restauri per tutto l'arco del Novecento in particolare nelle aree veneta e lombarda di sua competenza come Soprintendente, ma riguardano anche siti e contesti europei e internazionali (Afganistan, Egitto, Iran). Si tratta di una collezione di immagini di opere e monumenti come strumenti di studio.
Consistenza: 14.800 stampe circa 2.200 diapositive, di cui 14.290 stampe catalogate, 1.350 digitalizzate
La sezione disegni è costituita da rilievi di edifici e siti monumentali, disegni preparatori per progetti sotto forma di rotoli cartacei, spesso l'elaborato grafico finale è contenuto nel carteggio insieme alle relazioni tecniche e fotografiche. Si tratta di 960 esemplari circa (manufatti, copie di manufatti e mappe) organizzati nelle seguenti serie: Lavori all’estero (Perù, Cipro, Afganistan, Iraq ed Egitto); Lavori in Veneto (Verona e provincia per la maggior parte); Famiglia Gazzola (proprietà, Giovanni Gazzola); Formazione dell’architetto; Architetture castellane; Ponti romani; Lavori in Lombardia; Lavori in Italia.